SHARP GUARD
Sorveglianza marittima e aerea delle acque territoriali di Albania e Montenegro
Per contenere i conflitti nella ex-jugoslavia, oltre alle sanzioni economiche, l’embargo delle armi fu una delle più efficaci decisioni decretate dalle Nazioni Unite. L’operazione Sharp Guard è stata una missione congiunta tra NATO ed Unione Europea Occidentale per assicurare l’applicazione di tali sanzioni, con controlli nel canale d’Otranto, nelle acque a largo di Albania e Montenegro e nel loro spazio aereo.
Alle autorità militari NATO fu riaffermata la missione riguardo l’embargo di armi contro la ex-Iugoslavia. Per più di tre anni, la NATO e l’UEO hanno applicato sanzioni economiche oltre all’embargo di armi. Questo aiutò a contenere il conflitto nella ex-Jugoslavia e a creare le condizioni per un accordo di pace per la Bosnia Herzegovina.
Durante l’op. “Sharp Guard”, non fu riportato di nessuna nave che ruppe il blocco. Per raggiungere questo risultato, tra il 22 novembre del 1992 e il 18 giugno del 1996, furono interrogate circa 74 mila navi, quasi 6 mila furono ispezionate in mare e più di 1400 furono dirottate e controllate al porto. La missione marittima “Sharp Guard” fu sospesa dopo la fine delle sanzioni e terminò definitivamente il 2 ottobre del 1996 quando le Nazioni Unite posero fine alle sanzioni contro la ex Jugoslavia.