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AMBER FOX

Contributo alla protezione degli osservatori internazionali dell’OSCE e dell’UE, operanti in territorio macedone.

Peacekeeping Prevenzione conflitto

La dichiarazione di indipendenza della Macedonia nel 1991 aveva portato enormi problemi con gli albanesi in Macedonia che chiedevano maggiori diritti culturali e di educazione, così come una rappresentanza nel governo, forze armate e polizia speciale. In breve tempo alcune bande albanesi formarono dei corpi armati propri (NLA, Esercito di Liberazione Nazionale). Le loro prime azioni, che in Macedonia avvennero alla fine del 2000, consistevano nel prendere possesso gradualmente di un villaggio dopo l’altro. La NATO intercettò gli scontri e contribuì a mediare l’accordo di Ocrida, che incluse il riconoscimento dell’albanese come lingua co-ufficiale, aumentando la partecipazione degli albanesi nelle istituzioni governative, nella polizia e nell’esercito. Dopo aver smantellato le armi, la NATO e la Comunità internazionale iniziarono il monitoraggio per il mantenimento della sicurezza sul territorio.

ll passaggio di competenze fra l’operazione “Essential Harvest” e l’operazione “Amber Fox” avvenne il 4 ottobre 2001. Le Forze nazionali impiegate nella nuova operazione furono tratte principalmente da quelle già presenti nella repubblica macedone. “Amber Fox” fu una missione di monitoraggio internazionale, condotta dall’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) e dall’Unione Europea (UE). Tale operazione, iniziata il 27 Settembre 2001, sotto la guida tedesca, divenne operativa il 14 ottobre 2001. La missione ed i principali compiti furono distribuiti sui seguenti cinque livelli di supporto agli osservatori internazionali:

  • Il livello 1 prevedeva di fornire agli osservatori informazioni debitamente filtrate;
  • Nel livello 2 era previsto che il Comando della Task Force Fox organizzasse e rendesse disponibili dei team di collegamento con gli osservatori per assicurare una presenza itinerante;
  • Il livello 3 prevedeva un supporto di emergenza in situazioni di pericolo per la vita umana consistente in MEDEVAC (aerea o terrestre) e/o nell’intervento di team EOD (Bonifica Ordigni Esplosivi), da attuare in modo tempestivo per estrarre il personale osservatore da campi minati o in situazioni similari;
  • Nel livello 4 era previsto l’impiego di una forza militare a livello battaglione da dislocare in specifiche località con ambiente incerto e capace di condurre simultaneamente due limitate operazioni di estrazione;
  • Il livello 5 costituiva un livello di supporto agli osservatori internazionali da usare per situazioni eccezionali; esso prevedeva il dispiegamento di forze speciali per il recupero di ostaggi da trasferire eventualmente al di fuori della Macedonia.

L’operazione “Amber Fox” si concluse il 16 dicembre 2002.

Durata Missione:

27/09/01 – 16/12/02

Luogo:

Macedonia

Tipologia:

Peacekeeping, Prevenzione conflitto

Base Legale:

UNSCR 1371

Paesi partecipanti:

Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Spagna, Turchia, Inghilterra, Ungheria, Norvegia, Portogallo Stati Uniti

Forze impiegate:

Task Force Fox (1.000 soldati)

Altre missioni:

“Essential Harvest”, Monitoraggio UE e OSCE